14 Dicembre 2018
Chiuse le prime due fasi del percorso il “Contratto di Fiume Parma Baganza” si avvia verso il terzo step, quello che il 30 aprile 2019 porterà alla sua sottoscrizione
All’auditorium della Casa della Musica si è svolto l’incontro di presentazione e condivisione degli esiti delle prime due fasi di partecipazione pubblica fin qui svolte. Meuccio Berselli, segretario generale dell’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, ha introdotto i lavori salutando i numerosi Sindaci, i rappresentanti della Regione Emilia Romagna, i cittadini e tutti coloro che hanno contribuito affinché le prime due fasi, di ascolto e confronto, si svolgessero con una numerosa partecipazione e per l’esito positivo che hanno dato.
Per Michele Alinovi, assessore alle Politiche di Pianificazione e Sviluppo del territorio e delle Opere Pubbliche del Comune di Parma “è stato un percorso di condivisione e di confronto molto positivo. Avevamo bisogno di essere ascoltati e abbiamo trovato una metodologia di lavoro in rete che ha permesso a ciascuno di dare il proprio contribuito. Abbiamo preso consapevolezza che le assi fluviali, se ben gestite, possono essere una opportunità turistica, economica e ambientale e non solo un pericolo. Nel lavoro fatto insieme, che ha unito Enti Gestori, Comuni e cittadini ad un unico tavolo, ne abbiamo avuto la conferma”.
Marco Deserti del Servizio Tutela e Risanamento Acqua, Aria e Agenti Fisici della Regione Emilia Romagna ha sottolineato l’importanza del contratto come strumento partecipato.
A Cinzia Merli, Dirigente dell’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po, il compito di descrivere alla platea il “Dossier Preliminare Ascolto e Confronto”: “Agli incontri hanno partecipato attivamente ben 160 cittadini. Ogni incontro ha avuto un coordinamento da parte dei tecnici che hanno gestito i tavoli. Ogni cittadino ha espresso criticità e valori del territorio attraversato dall’asse fluviale, non sono mancate anche delle vere proposte progettuali. Abbiamo raccolto ogni input e li abbiamo sistematizzati. Dall’analisi abbiamo rilevato che la percezione del territorio da parte dei cittadini ha una continuità su tutto il percorso: le azioni di valorizzazione sono rivolte agli ambiti delle acque, degli habitat e degli usi del corso d’acqua. Abbiamo costruito una visione nel “Contratto di Fiume”. Attraverso la partecipazione dei cittadini, si apre la terza fase”.
Infine la parola ai Sindaci dei Comuni dell’asta fluviale Parma Baganza e ai rappresentanti degli Enti che hanno partecipato all’elaborazione del Dossier.
A Berselli il compito di chiudere i lavori: “Il “Contratto di Fiume” ha bisogno, per concretizzarsi, di tutti i territori: anche dei Comuni più piccoli. Solo in rete e con il contributo di tutti si possono realizzare progetti che siano performanti. Ora inizia la fase in cui si deve decidere quale progetto realizzare e come realizzarlo. L’essere in rete ha sancito un cambio di passo, conoscere il territorio nei sui punti di forza e nelle sue criticità consente di attuare progetti sul territorio che lo tutelino e valorizzino. Ringrazio tutti per l’attiva partecipazione a questo progetto e vi do appuntamento al 30 aprile 2019 per la sottoscrizione”.