Romagna Acque ha ospitato nei giorni scorsi la visita di una delegazione di dirigenti e funzionari dell’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po guidata dal Segretario Generale Alessandro Bratti. Il presidente Tonino Bernabè e il direttore generale Gian Nicola Scarcella hanno accompagnato gli ospiti prima a una visita della diga e della casa di guardia e poi all’interno di Idro, l’ecomuseo di Ridracoli. Qui sono stati presentati i progetti legati alla possibile realizzazione di nuovi invasi in Appennino, grazie alla relazione del professor Armando Brath del Dicam dell’Università di Bologna. L’Autorità del Fiume Po ha competenza diretta sulle scelte ed opere di pianificazione sulle linee guida e strategiche per l’intero distretto sui temi della Gestione Alluvioni, Assetto Idrogeologico, Bilancio Idrico e Qualità della risorsa acqua e proprio per queste ragioni che, nel corso dell’incontro, sì sono approfonditi i vari possibili scenari a livello nazionale e regionale che potrebbero eventualmente favorire (anche dal punto di vista delle linee di finanziamento possibili) la realizzazione di nuovi invasi o anche quella di altre opere infrastrutturali strategiche per Romagna Acque, come la terza direttrice o il prolungamento del canale di gronda del Rabbi.
“È stato un incontro molto interessante e proficuo, e ringrazio davvero il segretario Bratti e la delegazione per la disponibilità dimostrata – Ha detto il presidente Bernabè -. Lavoriamo ora perché questo primo incontro possa essere seguito da ulteriori concreti approfondimenti al fine di trovare soluzioni adeguate alle necessità di sicurezza Idropotabili e ambientali che anche i recenti eventi meteorologici rendono sempre più urgenti”.
Soddisfatto del summit anche il Segretario Alessandro Bratti ed il suo staff tecnico: “Ringrazio Romagna Acque per una visita che non è solo una cortesia, ma un incremento di conoscenza diretta delle funzioni e della gestione di una multiutility strategica per l’intera area che tra le molteplici competenze ha quella di mantenere gli equilibri idrici di un’ampia fetta di Romagna anche grazie all’invaso di Ridracoli. Si è avviato un cammino che ci auguriamo possa consentire sinergie fattive e al contempo permettere all’Autorità di Bacino di sensibilizzare tutte le realtà territoriali sui criteri che stanno alla base dei piani strategici e delle scelte sostenibili”.