Nel Distretto del fiume Po, dopo un weekend molto fresco e piovoso, tornano a salire le temperature che nel corso della settimana si attesteranno nuovamente su valori prossimi o superiori a quelli tipici del periodo. Disponibilità idrica stazionaria a scala di Distretto. Focus sui volumi di invaso dei grandi laghi alpini.
07 Agosto 2023 – Temperature gradevoli e prossime ai valori tipici del periodo, generale assenza di precipitazioni. Per la settimana in corso è atteso un aumento della stabilità atmosferica con progressivo aumento delle temperature. Instabilità atmosferica confinata sulle aree a nord del fiume Po.
Le sezioni principali del fiume Po negli ultimi giorni non hanno registrato variazioni significative dei valori di portata, che permangono prossimi a quelli tipici del periodo: la sezione di Piacenza registra
valori prossimi a quelli di “Caratteristica di magra (Q355)”, mentre le sezioni più a valle registrano valori prossimi o superiori a quelli di “magra ordinaria (Q274)”.
L’indice standardizzato delle portate (SFI – Standardized Flow Index) calcolato negli ultimi 30 giorni identifica una situazione idrologica “nella norma” in tutte le sezioni principali del fiume Po.
La disponibilità idrica a scala di Distretto è stazionaria rispetto all’ultimo aggiornamento (lunedì 31 luglio 2023), ed in linea con i valori del periodo; l’accumulo nivale complessivo presente sulle aree montane del Distretto del Fiume Po risulta essere caratterizzato da valori prossimi o inferiori alla media di riferimento, ma comunque superiore ai valori minimi corrispondenti. I volumi d’invaso dei principali Grandi Laghi regolati risultano essere stazionari o in lieve ripresa, salvo il Lago Maggiore, che registra valori d’invaso di poco inferiori a quelli tipici del periodo. I volumi di derivazione sono tutti prossimi ai valori tipici di inizio agosto.
In merito ai grandi laghi alpini, si ritiene opportuno rimarcare che i dati sopra riportati si riferiscono solo, ed esclusivamente, ai volumi regolati che nulla hanno a che vedere con i volumi dei laghi stessi.
Tutti i grandi laghi, all’incile del loro estuario principale, sono stati sbarrati al fine di poter sfruttare la loro ampia superficie per stoccare quantità significative di risorsa che vengono utilizzate prevalentemente a scopi irrigui.
I volumi regolati nei grandi laghi, sebbene siano significativi, sono comunque di diversi ordini di grandezza inferiori ai volumi complessivi. Ad esempio, 1 cm di regolazione del lago di Garda, il maggiore dei grandi laghi sia per superficie che per volume d’invaso, corrisponde a circa 2 milioni di metri cubi d’acqua ma il lago in sé ha un volume complessivo di circa 50 miliardi di metri cubi di acqua. Nella tabella che segue è riportato, per ciascuno dei grandi laghi, sia il volume massimo regolabile sia il volume d’invaso del lago. È quindi evidente che nessuno dei grandi laghi, a meno di catastrofi planetarie, potrà mai diventare “una pozzanghera” come purtroppo ogni tanto si legge su notizie di stampa.
L’indice standardizzato calcolato per i volumi d’invaso regolati dei Grandi Laghi con i valori degli ultimi 30 giorni, identifica condizioni idriche “nella norma” per i laghi Iseo, Como e Garda; il Lago Maggiore presenta condizioni idriche di “siccità moderata”.
Alla luce del quadro di sintesi rappresentato, la condizione di severità idrica sul Distretto rimane “bassa” così come definita in sede di Osservatorio nel corso dell’incontro del 21 luglio.
L’Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici nel Distretto del fiume Po tornerà a riunirsi a fine agosto.
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